NUOVO ISTITUTO SCOLASTICO AD ARQUATA. COMMISSARIO DE MICHELI, “VOGLIO PARLARE CON I FATTI”

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Pubblicato in data 20 settembre 2017

“Non è la prima volta che lavoro sul terremoto ma è il mio primo discorso ufficiale. Parlerò poco ma nei prossimi mesi voglio parlarvi con i fatti”. Lo ha detto questa mattina la commissaria alla ricostruzione Paola De Micheli, durante l’inaugurazione della nuova scuola di Arquata del Tronto, donata dalla Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi. Presenti alla cerimonia anche il sottosegretario della presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, il presidente della Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi, Lodovico Passerin d’Entreves e il sindaco Aleandro Petrucci.
“Credo che ricominciare dalla scuola sia la modalità migliore per avviare questa fase della ricostruzione – ha aggiunto la De Micheli – ma considerate tutte le difficoltà, sono fortunata perché eredito nuove leggi, ottime ordinanze e anche i soldi per riuscire ad affrontare la ricostruzione. Dovrò trasformare questo patrimonio che ho ereditato dal bravissimo Errani in gru, in costruzioni, in attività produttive che ridiano alle nostre comunità la vita che c’era prima se non addirittura migliore”. Però – ha concluso – ci vorranno tempo e pazienza , dovremo ascoltarci e da parte nostra troverete umiltà e determinazione. Soprattutto una determinazione di donne”.
Il nuovo plesso scolastico, donato dalla Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi, è una struttura antisismica ed ecosostenibile che ospita la scuola di infanzia, le scuole elementari e le scuole medie. Oltre agli alunni del comune di Arquata, ospita anche 15 bambini di Accumoli.
Intitolata dal Comune alla Fondazione Specchio dei tempi, è stata costruita in appena 4 mesi. La scuola è completamente dotata di attrezzature didattiche e tecnologiche avanzate. Sarà uno dei terminali del progetto “Connettiamo i bambini del mondo” lanciato dalla fondazione per favorire lo scambio di esperienze fra gli allievi di scuole italiane, nepalesi, cingalesi e birmane.
“Con la scuola – ha detto la sottosegretaria, Maria Elena Boschi – abbiamo la possibilità di ripartire”. Poi ha raccontato ai bambini come si forma una perla dall’ostrica. “Una perla si forma quando un corpo estraneo, come un granello di sabbia permane nella cavità e dopo alcuni anni nasce la perla. Da esperienze difficili può nascere qualcosa di bello come questa scuola guardando con ottimismo e fiducia il futuro”.
“La Regione pone delle priorità fondamentali nelle zone devastate dal sisma – ha detto il presidente Ceriscioli – la scuola e il lavoro. Quest’ultimo permette di far tornare le persone in questi luoghi e la scuola, attraverso i genitori che ringrazio, è un atto di grande fiducia necessario per il percorso di ricostruzione. I tanti bambini oggi presenti per iniziare l’anno scolastico assumono un significato importante che è quello di esprimere la volontà di rimanere sul proprio territorio”.
“Dalle nostre parti – ha affermato il sindaco Petrucci – si dice sposa bagnata, sposa fortunata. Noi diciamo scuola bagnata, scuola fortunata”, un chiaro riferimento alla pioggia battente che ha accompagnato la cerimonia. “Abbiamo bisogno di fortuna – ha concluso Petrucci – perché ci è capitato di tutto”.